AUSONIA
E IL NOME PIU ANTICO DELLITALIA CHE
VA DAL LAZIO MERIDIONALE ALLA SICILIA
I Padri della Grecia erano gli Ausoni
e non il contrario. Magna Grecia significa che i Greci tornarono nella
terra antica dei Majores, ossia dei loro progenitori: lo afferma uno storico
reggino, residente a Veroli, Vicepresidente Onorario della Fondazione
Federico II organo dellEuropean Council of Princes.
Uno
Storico Reggino, il prof. Domenico Rotundo , nei suoi due recenti saggi
"Templari misteri e Cattedrali " ed Templari, Roma, 1983, e
nel saggio di prossima uscita ed. Ursini, dal titolo "Nel Segno di
Sion", spiega perché é esatto chiamare Ausonia il territorio
che va dal Lazio meridionale alla Sicilia e, come sia invece errata la
proposta di appellare Magna Grecia tali Regioni.
Lo storico, esperto di antropologia e miti antichi,
spiega, ad esempio, citando autorevoli fonti , come SantIsidoro
di Siviglia (sesto sec. dopo Cristo) che il mitico Re Italo Ausonio regnò
sui celtiberi e gli arcadi ,i popoli più antichi, postdiluviani.
Il prof Rotundo precisa inoltre che il Re Italo
era considerato il legislatore primordiale dai Pitagorici che lo identificarono
con il primordiale ZALEUCO, ossia Zeus Solare, da Aristotele ritenuto
anteriore a Minosse.
Il Prof. Rotundo aggiunge, inoltre che, fin
dalle epoche più remote, come ha rilevato anche di recente il Rabbino
Toaff, gli Ebrei venivano in Calabria e vengono tuttora , per raccogliere
il frutto del cedro, frutto della dinastia graalica ,e considerato da
essi il frutto più prezioso del Paradiso terrestre, non a caso
in Calabria era localizzato il giardino delle Esperidi.
I campi del sole, lorigine degli Dei,
letà aurea di Saturno, i regni della Vita, da cui Vitalia,
la sede di Re Artù e la Fata Morgana sono lAusonia. Non a
caso Catone, sostiene che il nome lItalia , a partire dalletà
di Italo Giano, come riportato anche nel volume "Nel Segno di Sion",
per gli Ebrei significa "Isola della rugiada Divina".
Lo storico tedesco Wolff ha localizzato in Calabria
la terra dei Feaci, ossia gli Ausoni, ribadisce Rotundo, tramanda che
il termine Ausonia o Aschenez, o Aurunci appartiene alla popolazione indigena
che dalla Sicilia arriva sino al Lazio e che gli stessi greci, quando
invasero il Sud Italia la chiamarono Magna, non perché fosse più
grande la civiltà delle colonie, ma perché intendevano il
termine latino, di patria dei Majores, ossia dei loro antenati che erano
gli Ausoni., nel senso di Terra dei Padri della Grecia, ossia un ritorno
nella loro madre patria, in quanto erano di radice ausonica, termine primordiale,
rispetto a quello ellenistico.
Il termine Ausonia e quindi omogeneo e
costituisce un palinsesto continuo, inalterabile e costante antropologicamente,
delle regioni che dal Lazio si estendono alla Sicilia. Teoria condivisa
anche da Pitagora e Platone, del resto, che definirono i territori Sede
dellOvitalia, ossia la Terra del Sole, dei figli di Ario.
Lo stesso storico e linguista tedesco, prof.
Rohlfs, spiega che gran parte dei nomi e della diffusione greca avvenne
sotto limpero bizantino e normanno svevo, e non come si pensa nella
Magna Grecia.(Vedi La Grecita in Calabria)
Il culto della lingua greca fu preminente per
Federico II, appartenente alla dinastia Troiana quindi ausonica, come
spiega Virgilio. Non è il sud Italia ad avere una matrice greca,
semmai e la Grecia ad avere una matrice ausonica, quindi del sud
Italia.
Pertanto lantica profezia che Federico
sarebbe tornato nel terzo millennio, trova la sua coerenza nel rito del
pesce, buttato nello stagno con una targa avente lo scritto greco.
Infatti, in greco, IXTUS, corrisponde alle iniziali
di Gesu ed e un chiaro riferimento che la dinastia del Graal
sarebbe riemersa dallo stagno, per dire dalloblio, nel terzo millennio
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